La città dei narratori 2023

2- 3- 4 giugno 2023


Montefiascone
Associazione Arci Ponti di memoria
in collaborazione con Liberavoce, Piccola Galleria, Cic, con il patrocinio non oneroso del comune di Montefiascone, il sostegno di Arci Viterbo, Enoteca provinciale, Avis, Unicoop Tirreno.

PROGRAMMA DEFINITIVO
2 giugno dalle 10

Apertura stand, per espositori e pubblico,

2 giugno ore 15,30
Rocca dei Papi Editori e autori in Tuscia a cura di Giancarlo Breccola

Davide Ghaleb di Davide Ghaleb ediizioni- Vetralla.

Serena D’Orazi di Casa Editrice Serena- Viterbo.

La testimonianza di Pietro Benedetti

I saluti di Giulia De Santis, sindaco di Montefiascone, e Renato Trapè, delegato alla cultura del Comune di Montefiascone

2 giugno ore 17 Rocca dei Papi
Tiziana Ferrario “La bambina di Odessa” (Chiarelettere), con Daniele Biacchessi. Letture.

2 giugno ore 18,30
Rocca dei Papi
Giuseppe Oddo presenta il libro “L’Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini, e il sogno infranto dell’indipendenza energetica”(Feltrinelli). Vincenzo Calia (titolare delle inchieste sulla morte di Enrico Mattei), presenta il libro “Il caso Mattei. Le prove dell’omicidio del presidente dell’Eni dopo bugie, depistaggi e manipolazioni della verità” (Chiarelettere), con Adele Marini . Letture.

2 giugno ore 21
Giardini della Rocca dei Papi
Daniele Biacchessi e Gino Marchitelli presentano “Stragi d’Italia. Ombre nere: 1969-1980” e “Campi fascisti”(Jaca Book, collana Contastorie)

2 giugno Ore 22.30
Giardini della Rocca dei Papi
Concerto evento concept album live “Novecento” con Daniele Bianchini ex Jumbo con Acustic Tri-On

3 giugno ore 11
Rocca dei Papi

Isabella Christina Felline racconta a bambini e ragazzi come nascono i suoi libri illustrati

3 giugno ore 15,30
Rocca dei Papi

Editori e autori in Tuscia a cura di Giancarlo Breccola

Claudio Lattanzi di Intermedia edizioni– Orvieto

Leonardo Annulli di Annulli Editori- Grotte di Castro

3 giugno ore 17
Rocca dei Papi
Alessandro Robecchi presenta “Una piccola questione di cuore” (Sellerio), e i suoi romanzi con Daniele Biacchessi e Gino Marchitelli. Letture.

3 giugno ore 18.30
Rocca dei Papi
Maurizio De Giovanni presenta “Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi (Einaudi) e i suoi romanzi con Adele Marini. Letture.

3 giugno ore 20,45
Giardini della Rocca dei Papi

Manuel Cossu Carro Bestiame
Piepaolo Capovilla “La religione del mio tempo” di Pierpaolo Pasolini

3 giugno ore 22,30
Giardini della Rocca dei Papi
Concerto Gang

4 giugno ore 14
Rocca dei Papi
Patrizia Debicke Van deer Noot presenta ” Il segreto del calice fiammingo” (Ali ribelli edizioni) e “L’eredità medicea” (Tea), con Adele Marini. Letture.

4 giugno ore 15
Rocca dei Papi
Piera Carlomagno presenta “Il taglio freddo della luna” (Solferino), con Adele Marini.

4 giugno ore 16
Rocca dei Papi
Bruno Morchio presenta “La fine è ignota” (Rizzoli), con Gino Marchitelli.

4 giugno ore 17
Rocca dei Papi
Luca Crovi presenta i suoi romanzi e racconta la storia del giallo con Adele Marini.

4 giugno dalle ore 18,30
Giardini della Rocca dei Papi
La festa dei narratori
Massimo Priviero Acustic live

Gianluca Spirito e Fry Moneti dei Modena City Ramblers nella festa finale irlandese.

Nei tre giorni del festival “Città dei narratori 2023” sarà allestita nei giardini della Rocca dei Papi “la cittadella dei narratori” con esposizione di prodotti artistici, libri, cibo e birra, incontri con autori, editori.

Il programma definitivo della Città dei narratori 2022

LA CITTA’ DEI NARRATORI 2022

Senza la memoria i ponti resterebbero soltanto strutture architettoniche

Associazione Arci Ponti di memoria in collaborazione con Piccola Galleria, Cic, Liberavoce, e il patrocinio del Comune di Montefiascone

Ingresso gratuito

Obbligo di mascherina FFp2

PROGRAMMA

27 maggio 2022 Rocca dei Papi

I saluti del sindaco di Montefiascone Giulia De Santis e del consigliere delegato alla cultura Renato Trapè.

Ore 17 La sostenibilità, la sovranità alimentare, il cambiamento climatico, la fame, le guerre, le soluzioni.
Nora McKeon presenta il suo libro “Food governance”.  Daniele Biacchessi presenta il libro “I nuovi poveri. Inchiesta sulle disuguaglianze, conversioni ecologiche, mondi possibili”. Entrambi i volumi sono editi da Jaca Book. Con un intervento sull’ecologia integrale di Mons. Fabio Fabene.

Ore 18 Virginia Piccolillo del Corriere della Sera presenta il libro scritto con Luca Cari “Apnea. Costa Concordia, 8 vigili del fuoco e l’impresa mai raccontata” (Mondadori, 2022). Conduce Adele Marini

Ore 20,30 “Il giallo, il nero, il potere” con Daniele Biacchessi  (“Il sogno e la ragione. Da Harlem a Black Lives Matter” Jaca Book 2021 , “Fausto e Iaio, la speranza muore a 18 anni” Baldini&Castoldi 1995 e 2015), , Gino Marchitelli (“Delitto in piattaforma, Jaca Book, 2021), Adele Marini (“Italia da morire”, Chiarelettere, 2021) , Giancarlo Breccola e Mariolina Scavera (Il caso di Tommaso Brachetti e il mistero sulla morte di Duccio Galimberti)

ore 22,00 Concerto dei GANG . Con la partecipazione straordinaria di “Comandante” Gianluca Spirito dei Modena City Ramblers.

Dalle 23,45 all’Enoteca provinciale di Montefiascone ” La 25esima ora”, Gli ospiti ritrovano il loro pubblico con Gang, Daniele Biacchessi, Gino Marchitelli, Adele Marini, Giancarlo Breccola, Nora McKeon, Virginia Piccolillo.

28 maggio 2022 Enoteca provinciale

Ore 9,30 colazione. Ore 10 proiezione del documentario “Infodemic”. Ore 11 Collegamento con Luca Perri, uno degli autori del documentario. Ore 13,30 pranzo sociale per ospiti, staff del Festival, associazioni, a cura di AVIS.

28 maggio 2022 Biblioteca sala conferenze 

Ore 17.00 Tiziana Di Masi e Andrea Guolo presentano il libro #IOSIAMO (San Paolo, 2021), un reportage e uno spettacolo sul volontariato e sul terzo settore. A seguire le testimonianze delle associazioni presenti sul territorio: Piccola Galleria, Cic, Liberavoce, Avis, Est Film Festival, Aman, Solidarietà Falisca.

28 maggio 2022 Rocca dei Papi

Ore 20,30  Lo stato generale del teatro e della cultura in tempo di pandemia con Daniele Biacchessi , Gabriele Vacis , Letizia Bernazza e Limina rivista , Tiziana Di Masi . Kay McCarthy, Gino Marchitelli, Elena Guerini.

Ore 22,00 Concerto di Massimo Priviero Brani tratti dall’album “Essenziale”.

Dalle 23,45 all’Enoteca provinciale di Montefiascone ” La 25esima ora”, Gli ospiti ritrovano il loro pubblico con Massimo Priviero, Daniele Biacchessi, Gabriele Vacis, Letizia Bernazza, Tiziana Di Masi, Andrea Guolo, Kay McCarthy, Gino Marchitelli, Elena Guerini.

29 maggio 2022 Rocca dei Papi 

Ore 14,30 Presentazione dei lavori su “Giovani e Costituzione” realizzati per “Città dei narratori 2022” dagli studenti dell’I.I.S.S. “Carlo Alberto dalla Chiesa” coordinati dal prof Giuseppe Moscatelli. I lavori sono stati messi in campo da Leonardo Lombardi, Martina Sassara, Serena Corallini, Sara Carelli, Alessio Ceccarelli, Gabriel Celestini, Vasile Ibinceanu Mircea, Simone Montechiarini, Edoardo Parri, Lorenzo Lattanzi, Massimiliano Mazzi Martina Guitarrini, Adelin Iulian Dragomirescu, Francesco Menichelli, Andrea Marcomeni, Bohdan Tyshay.

Ore 15,00 Lucia Visca presenta il libro “Pier Paolo Pasolini, una morte violenta”(All Around, 2021). Conduce Adele Marini

Ore 16,00 Lo storico Giancarlo Breccola racconta la Shoah e i riflessi sul territorio della Tuscia.

Ore 16,30 Silvio Antonini e Stefano Macera presentano “Da leggere e da sentire. Passato e presente in dieci recensioni da battaglia (2011-2020) in collaborazione con Anpi Montefiascone. Federico Raponi presenta “Quando il fumo si dirada” giunto alla terza ristampa. Tra passione politica, cinema, teatro, cultura. Conduce Gino Marchitelli.

Ore 15. Luca Telese presenta il suo ultimo libro v”La scorta di Enrico” sugli uomini che proteggevano Enrico Berlingue (Solferino Editore, 2022)

Ore 18,30 Proiezione del film “Le mani in pasta. Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie” di Daniele Biacchessi con Carlo Barbieri, autore del libro omonimo da cui è tratto il film e Marco Trulli, presidente del Comitato provinciale Arci di Viterbo., e l’autore. Sarà presente un banchetto con i prodotti di Libera Terra a cura di UniCoop Tirreno.

Dalle 20,30 all’Enoteca provinciale di Montefiascone ” La 25esima ora”, Gli ospiti ritrovano il loro pubblico. Festa finale.

29 maggio 2022 ore 14,30 “Giovani e costituzione” alla Città dei narratori

Montefiascone Rocca dei Papi

Ingresso gratuito Obbligo di mascherina FFP2

Ore 14,30 Presentazione dei lavori su “Giovani e Costituzione” realizzati per “Città dei narratori 2022” dagli studenti dell’I.I.S.S. “Carlo Alberto dalla Chiesa” coordinati dal prof Giuseppe Moscatelli. I lavori sono stati messi in campo da Leonardo Lombardi, Martina Sassara, Serena Corallini, Sara Carelli, Alessio Ceccarelli, Gabriel Celestini, Vasile Ibinceanu Mircea, Simone Montechiarini, Edoardo Parri, Lorenzo Lattanzi, Massimiliano Mazzi Martina Guitarrini, Adelin Iulian Dragomirescu, Francesco Menichelli, Andrea Marcomeni, Bohdan Tyshay.

29 maggio 2022 ore 18,30 Le mani in pasta chiude La Città dei narratori

Montefiascone Rocca dei Papi

Ingresso gratuito Obbligo di mascherine FFP2

Proiezione del film “Le mani in pasta. Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie” di Daniele Biacchessi con Carlo Barbieri, autore del libro omonimo da cui è tratto il film e Marco Trulli, presidente del Comitato provinciale Arci di Viterbo., e l’autore. Sarà presente un banchetto con i prodotti di Libera Terra a cura di UniCoop Tirreno.

Nel film viene raccontato il lungo e virtuoso cammino delle cooperative nate sui terreni confiscati alle mafie, le storie di chi è riuscito nella grande impresa di realizzare prodotti di qualità eccellente come il vino Centopassi (foto di Giorgio Salvatori per Libera Terra),pasta, legumi, olio d’oliva extravergine, miele, conserve dolci e salate, mozzarella di bufala, limoncello. Sono cooperative che portano i nomi di vittime innocenti delle mafie come Placido Rizzotto, Rosario Livatino, Don Peppe Diana, Rita Atria, Beppe Montana. Sono luoghi di libertà in Sicilia, Campania, Puglia, Calabria.

L’INCIPIT DEL FILM

E’ il 1948 e siamo a Corleone, vicino a Palermo. Placido Rizzotto è segretario della Camera del Lavoro. Partigiano, socialista, sindacalista. E’ una vita intensa quella di Placido. Passa in breve tempo dalle battaglie della Seconda Guerra Mondiale con il reggimento cavalleggeri “Lucca” di stanza a Tivoli alla lotta partigiana nella Resistenza Italiana a Roma, nella banda clandestina del “Gruppo Napoli” comandata dal col. Barbara, poi al ritorno nei campi a fianco dei contadini che occupano le terre. Quelle che mette in campo sono idee di giustizia e libertà. In quei luoghi significa scontrarsi con la mafia. Ma Placido non piega la testa, non guarda in basso in segno di resa, incrocia le braccia e non è solo. Accanto a lui ci sono migliaia di altre braccia incrociate, le stesse che ogni giorno muovono gli aratri e le zappe in Sicilia e ne trasportano i frutti. Però quei prodotti non appartengono ai contadini, ma ai ricchi proprietari terrieri collusi con i boss. E’ un uomo che dà fastidio al potere, alla proprietà, al latifondista, che getta il seme della rivolta in un territorio da sempre dominato dalla mafia. Placido Rizzotto diviene così il nemico principale di Michele Navarra, capo della cosca che controlla Corleone. Un giorno umilia un picciotto di Navarra davanti a tutti, in segno di sfida: lo appende ad un’inferriata. E dopo la sfuriata consegna una sorta di testamento ideale.

29 maggio 2022 ore 16,30 Quando il fumo si dirada alla Città dei narratori

Montefiascone Rocca dei Papi

Ingresso gratuito Obbligo di mascherine FFP2

“Quando il fumo si dirada. Momenti di una vita tra politica, arte e cultura partigiane” di federico Raponi.

Più di trent’anni, tutti d’un fiato. Dalla Pantera ai centri sociali. Dal Chiapas al Kurdistan. Dal processo Priebke al Teatro Valle Occupato. Soprattutto, Radio Onda Rossa e la passione per cinema e teatro.

29 maggio 2022 ore 16,30 Silvio Antonini alla Città dei narratori

Montefiascone Rocca dei Papi

Ingresso gratuito Obbligo di mascherine FFP2

Da leggere e sentire. Passato presente in dieci anni di recensioni da battaglia (2011-2020) di Silvio Antonini e le sue recensioni.

Talvolta la segnalazione dei libri diventa un mero pretesto per svolgere considerazioni di carattere generale, spesso poco attinenti ai volumi presi in esame. Le recensioni qui raccolte, segnate dalla capacità di fondere il punto di vista militante con il rigore scientifico dovuto a una formazione da storico documentalista, muovono da una filosofia diversa, fondata sul rispetto per chi legge e, ovviamente, anche per chi scrive e fa ricerca. Esse si distinguono per agilità e scorrevolezza, nonché per la rinuncia a quel linguaggio specialistico che allontanerebbe il grosso dei lettori. Inoltre, pur essendo sempre chiaro, il punto di vista del recensore non vi è mai prevaricante, perché quel che conta maggiormente è mettere in evidenza gli aspetti di un testo che si considerano più convincenti.

29 maggio 2022 ore 16,00 La Shoah nella Tuscia alla Città dei narratori

Montefiascone Rocca dei Papi

Ingresso gratuito Obbligo di mascherine FFP2

Lo storico Giancarlo Breccola racconta la Shoah e i riflessi sul territorio della Tuscia.

Con l’emanazione della circolare n. 443/45626 del 15 giugno 1940 il regime fascista decretò l’arresto degli ebrei stranieri presenti sul territorio italiano e il loro successivo invio in campi di concentramento, o il loro internamento in piccoli comuni della Penisola («internamento libero»). Tra le province del centro e sud Italia che furono scelte dal Ministero dell’Interno come zone di «internamento libero» c’era anche quella di Viterbo. Dall’estate del 1940 un folto gruppo di ebrei stranieri fu inviato in questa zona e distribuito nei vari comuni dell’Alto Lazio. Dopo la caduta del fascismo, alcuni di loro, catturati in un’incursione condotta dalla polizia italiana tra il 2 e il 3 dicembre 1943, furono deportati, insieme ad altri ebrei italiani residenti in quelle zone, per lo più nel campo di sterminio di Auschwitz. In questo contributo, attraverso l’analisi di materiale d’archivio a oggi poco indagato, Giancarlo Breccola racconta la sua ricerca su questo argomento. 

29 maggio 2022 ore 17,30 La morte di Pier Paolo Pasolini alla Città dei narratori

Montefiascone Rocca dei Papi

Ingresso gratuito Obbligo di mascherine FFP2

Ore 15,00 Lucia Visca presenta il libro “Pier Paolo Pasolini, una morte violenta”(All Around, 2021). Conduce Adele Marini

La mattina del 2 novembre del 1975, quando all’Idroscalo di Ostia fu scoperto il cadavere di Pier Paolo Pasolini, Lucia Visca fu la prima cronista ad accorrere sulla scena del delitto. Lì, su quella spiaggia sporca di sangue e povertà, insieme al cadavere del poeta giacevano alcuni indizi importantissimi: dettagli trascurati dai primi investigatori ma che, a distanza di trentacinque anni dall’assassinio dell’autore di “Ragazzi di vita”, tornano alla ribalta grazie alla riapertura delle indagini voluta dal Tribunale di Roma nella primavera del 2010. Scrupolosa inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, il libro di Lucia Visca accende i riflettori su ciò che accadde nelle prime tre ore dopo il ritrovamento del corpo martoriato del poeta, nella convinzione che è proprio a quei momenti che occorre tornare per elaborare ipotesi realistiche sulle modalità dell’omicidio e sui suoi possibili moventi e mandanti di ciò che resta uno dei delitti più dolorosi mai sopportati dalla Storia e dall’opinione pubblica italiana.

28 maggio 2022 ore 22 il concerto di Massimo Priviero alla Città dei dei narratori

Montefiascone Rocca dei Papi

Ingresso gratuito Obbligo di mascherine FFP2

“Essenziale” è il titolo dell’ultimo e 17° album di Massimo Priviero, storica voce del Rock italiano che ha saputo conservare tutta la sua genuina e graffiante pasta, la stessa che ha caratterizzato i suoi 30 anni di carriera. “Essenziale” è un titolo ma è anche una dichiarazione: le canzoni-tutte firmate da Massimo, si spogliano delle chitarre elettriche e si costruiscono attorno alla sostanza, all’importanza del testo e dell’interpretazione vocale.
Un album rock alla Dylan, alla Springsteen, senza alcun timore di andare controcorrente, di dichiararsi “senza tempo”. La tracklist risulta ricca di poesia anche dagli stessi titoli dei brani. Un album pensato e realizzato in piena pandemia , con arrangiamento sì, essenziale, ma che non si priva dell’energia di una sezione ritmica, un pieno strumentale, o da cori epici e popolari che collocano ancora di più questo disco nel Rock d’autore.

28 maggio 2022 ore 20,30 Il futuro della cultura alla Città dei narratori

Montefiascone Rocca dei Papi

Ingresso gratuito Obbligo di mascherine FFP2

Lo stato generale del teatro e della cultura in tempo di pandemia con Daniele Biacchessi , Gabriele Vacis , Letizia Bernazza e Limina rivista Tiziana Di Masi Kay McCarthyGino Marchitelli, Elena Guerini.

Cosa è accaduto in Italia dal febbraio 2020? Come si sono organizzati artisti, scrittori, autori, musicisti? Cosa ha prodotto la cultura negli anni delle pandemie e delle guerre? Alla città dei narratori si discute del futuro della cultura con alcuni ospiti del festival.

Daniele Biacchessi è giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, autore e interprete di teatro di narrazione, regista e produttore cinematografico. E’ direttore editoriale di Giornale Radio, direttore di Radio On, responsabile della collana Contastorie di Jaca Book e Presidente dell’Associazione Arci Ponti di memoria. È stato caporedattore di Radio24-Il Sole24ore. E ancora prima ha lavorato per Rai, Italia Radio, Radio Regione, Radio Lombardia, Radio Popolare. È autore di 40 libri d’inchiesta e di narrazione su terrorismo, ambiente, mafie, Resistenza e Storia contemporanea. Il suo ultimo libro è “I nuovi poveri. Inchiesta su disuguaglianze, conversioni ecologiche, mondi possibili” per Jaca Book, collana Contastorie. Sul piano cinematografico ha prodotto, scritto e diretto numerosi film indipendenti e di successo, tutti finanziati in crowdfunding e in collaborazione con l’illustratore Giulio Peranzoni, distribuiti attraverso supporti digitali (box dvd e download), e diffusi tramite centinaia di proiezioni pubbliche in Italia e in Europa (Parigi, Lussemburgo, Bruxelles). 

Gabriele Vacis nel 1980 si laurea in Architettura al Politecnico di Torino. Con gli stessi amici, a cui si aggiungono Roberto Tarasco, Adriana Zamboni e Mariella Fabbris, nel 1982 fonda il Laboratorio Teatro Settimo. I primi spettacoli, Citrosodina e Kanner puro diventano piccoli classici del teatro ragazzi. Il primo spettacolo “adulto”, Signorine, è un intreccio di storie di immigrazione. Esercizi sulla tavola di Mendeleev, nel 1984, impone il teatro di Vacis al pubblico e alla critica nazionale ed internazionale. Nel 1985 Elementi di struttura del sentimento vince importanti premi e riconoscimenti, segnando il ritorno della narrazione a teatro. Nello stesso periodo Vacis lavora sulle relazioni tra teatro e urbanistica redigendo il Piano di Ambiente culturale per la città di Settimo Torinese, che prevede la pedonalizzazione del centro storico e il riutilizzo di vecchie fabbriche in spazi per la cultura. Negli anni ottanta promuove e dirige festival teatrali come Assedio e Viaggio in Italia. Nel 1988 inizia ad insegnare alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Del 1989 è la sua prima regia lirica: L’alfiere opera contemporanea di Siegfried Matthus. Dei primi anni novanta è la rivisitazione dei classici: La storia di Romeo e Giulietta da Shakespeare (1991) e Villeggiatura da Goldoni (1993), rivelano uno stile fondato sul racconto dei grandi testi piuttosto che sulla loro messinscena. Negli anni novanta, con Il racconto del Vajont e gli spettacoli su Olivetti, Vacis è uno dei creatori del Teatro di narrazione. Il narratore senza orpelli, nello spazio vuoto, diventa fenomeno che influenza profondamente la comunicazione, dal teatro alla televisione, dal giornalismo alla politica. Dopo essersi messo in scena in ’Totem, Vacis, nel 1999 conduce 42º parallelo, una serie di trasmissioni televisive dedicate alla letteratura del Novecento. Nel 1996 ha ricevuto il Premio per la Regia dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Nel 2000 Fenicie, da Euripide, è il risultato di un lungo percorso pedagogico verso un teatro “compositivo”, in cui sono gli attori stessi ad improvvisare lo spettacolo. Il lavoro rivela anche La Schiera, tecnica di formazione e allenamento dell’attore fondata sull’ascolto ideata e usata da Vacis. Nel 2002, dopo vent’anni, il Teatro Settimo viene acquisito dal Teatro Stabile di Torino. Vacis assume il ruolo di regista stabile La prima realizzazione, ’Domande a Dio diventerà ’Torino Spiritualità, festival annuale della città di Torino che richiama personalità e pubblico da tutto il mondo. Tra il 2006 e il 2007 dirige grandi eventi come la Cerimonia Inaugurale delle Olimpiadi invernali di Torino. Questi allestimenti urbani recuperano l’esperienza spettacolare dei primi spettacoli del Teatro Settimo, in particolare di Esercizi sulla tavola di Mendeleev. Dal 2008 lavora alla fondazione del Teatro Regionale Alessandrino di cui è direttore artistico. Alla fine degli anni 2000 l’interesse di Vacis si rivolge al cinema e all’intreccio dei linguaggi a scopo pedagogico. Il docufilm Uno scampolo di paradiso vince il Premio della Giuria al Festival di Annecy. Dal 2008 dirige il progetto TAM (Teatro e Arti Multimediali) con il Palestinian National Theatre a Gerusalemme e il progetto La paura Sicura che coniuga teatro, cinema e nuovi media. Dal 2018 al 2021 è stato direttore della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino.

Tiziana Di Masi inizia la carriera nel 1998, alternando l’attività di attrice scritturata con spettacoli sul recupero della memoria storica. Contemporaneamente, dal 2000 al 2007, porta avanti un’intensa attività autoprodotta di teatro ragazzi. Dal 2007 al 2009 si spinge nell’ambito gastronomico con produzioni innovative legate alla cultura e alla storia del cibo, con Massimo Montanari e Carlo Lucarelli. Nel 2008 porta in scena, con la chef Aurora Mazzucchelli e la maitre Benedetta De Prà, “Escargot e… brachetto!?!, prima commedia sull’alta cucina interpretata da sole donne. Dal 2008, Tiziana Di Masi indirizza il proprio teatro civile verso la promozione attiva di una cultura della legalità, collaborando con il giornalista d’inchiesta Daniele Biacchessi e il pianista Gaetano Liguori. Nel 2010, in collaborazione con l’associazione Libera, avvia un progetto di teatro civile-gastronomico che diventerà uno spettacolo, Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida, sulla storia delle cooperative di Libera Terra, tuttora in scena e con all’attivo circa 170 repliche effettuate in tutta Italia. Nel 2011 mette a punto un format innovativo che coniuga narrazione teatrale e inchiesta giornalistica, Voce alle parole – alla scoperta del giornalismo d’inchiesta che “minaccia” le mafie. Dal 2011 è nel direttivo di Arci Ponti di Memoria, il primo network in Italia che riunisce giornalisti, scrittori, artisti e musicisti impegnati sul tema della memoria e dell’impegno sociale. Nel 2013 debutta il suo ultimo spettacolo, Tutto quello che sto per dirvi è falso, dedicato al tema della contraffazione e del mercato del falso, promosso da Regione Veneto e patrocinato da alcune delle principali istituzioni (Commissione europea, ministero dello Sviluppo economico) e associazioni nazionali ed europee nell’ambito produttivo, della tutela dei consumatori e dei lavoratori.

Kay Mc Carthy viene considerata l’ambasciatrice del folk irlandese in Italia. Nasce a Dublino ma si trasferisce a Roma, dove si sposa con il musicista Piero Ricciardi e prende la cittadinanza italiana[2]. Negli anni settanta comincia a presentare la sua personalissima “Irlanda in musica” e la cultura gaelica dell’isola, prima al pubblico del Folkstudio di Roma, poi, al pubblico di ogni regione d’Italia; incide il suo primo 33 giri nel 1978.. Nel 1982 pubblica il secondo album per l’RCA Italiana ed effettua un tour come supporto dei Chieftains. Il terzo album viene pubblicato nel 1995, mentre il quarto è allegato al settimanale Avvenimenti e supera le centomila copie vendute. Dopo il cambio di casa discografica ed il passaggio alla Storie di note incide un album nel 2004 e l’anno seguente pubblica il suo primo live; successivamente viene pubblicata dalla sua vecchia etichetta una raccolta di suoi brani, Quintessence. Nel 2013 per la prima volta Kay McCarthy canta in italiano, pubblicando l’album L’amore tace. Laureata in storia moderna e in lingua e letteratura italiana in Irlanda, in lingue e letterature moderne in Italia, accompagna i suoi numerosissimi concerti con il suo gruppo The Kay McCarthy Ensemble e recital in duo con Piero Ricciardi, percussionista dell’Ensemble, con commenti sagaci, ben-informati, spesso ironici, sugli irlandesi e la loro controversa storia plurisecolare. Tuttora vive a Montefiascone.

Elena Guerrini nasce a Grosseto, è attrice e autrice, performer, regista e scrittrice. Ha frequentato il D.A.M.S. di Bologna dove si è laureata in Metodologia della Critica dello Spettacolo, iniziando gli studi attorali seguendo nel 1993 il Seminario per il Programma Erasmus condotto da Paolo Franzato. Per un anno ha studiato Film and Communication Studies alla Coventry University in Inghilterra. In seguito è stata allieva di Leo De Bernardinis, Marco Baliani, Thierry Salmon, Danio Manfredini, Judith Malina, Gregory Glady, Dario Fo, Franca Rame, Yoshi Oida, Luca Ronconi, Wim Vandekeybus. Ha collaborato con le maggiori realtà di teatro ricerca italiane, iniziando la carriera nel 1994 con il Teatro Valdoca di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri, nello spettacolo Ossicine (1994) e in Fuoco Centrale (1995), debuttando al festival di Santarcangelo. Ha fatto parte come attrice-creatrice della compagnia di Pippo Delbono in tutti gli spettacoli da Barboni (premio UBU) a Urlo, con tournée in Sudamerica, Canada, Russia, nei teatri di Parigi, Israele e Palestina. Ha partecipato a film di Pupi Avati, Pappi Corsicato, Giuseppe Bertolucci, Alfonso Arau e di Paolo Virzì. Scrive e racconta le sue narrazioni di teatro civile.

28 maggio 2022 ore 17 Le storie del volontariato alla Città dei narratori

Montefiascone Biblioteca Sala Conferenze

Ingresso gratuito Obbligo si mascherine FFP2

Tiziana Di Masi e Andrea Guolo presentano il libro e lo spettacolo ” #Iosiamo. Storie di volontari che hanno cambiato l’Italia (prima, durante e dopo la pandemia”. A seguire le testimonianze delle associazioni del territorio: Cic, Piccola Galleria, Liberavoce, Est Film festival, Avis, Aman, Solidarietà Falisca.

I volontari in Italia sono circa 6 milioni. Si occupano di ogni tipo di bisogno, povertà ed emergenza. Dal 2018, Tiziana Di Masi (attrice) e Andrea Guolo (autore) portano in scena in tutto il Paese lo spettacolo teatrale #Iosiamo: dal debutto al Teatro Elfo Puccini (Milano) ai teatri di oltre 30 città. Parti dello spettacolo sono state rappresentate anche al Senato della Repubblica (9 novembre 2019) e a Padova per la presentazione della città come Capitale europea del volontariato, con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (7 febbraio 2020). Ora lo spettacolo continua, in altre città italiane. Di cosa parla #Iosiamo? Racconta storie vere di personaggi, associazioni, sportelli, centri di accoglienza, centri di ascolto… in tutto il Paese. Dodici capitoli, dodici aspetti diversi dell’aiuto a chi è più debole, a chi si vede negare i propri diritti, a chi deve ricostruire la propria vita, a chi ha bisogno di sostegno nella malattia e nelle calamità naturali, ai bambini, al patrimonio artistico del nostro Paese. Dodici appelli a ciascuno di noi, per unirci, nei limiti delle nostre possibilità, a questo meraviglioso “esercito del bene”.

28 maggio 2022 ore 9,30 Colazione con il film Infodemic alla Città dei narratori

Montefiascone Enoteca provinciale

Ingresso gratuito Obbligo mascherina FFp2

Dopo la colazione, all’Enoteca provinciale Luca Perri presenta la proiezione del film “Infodemic. Il virus siamo noi”

Dal concetto di “Infodemia” parte il documentario a cura di Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico, e Barbascura X, anch’egli divulgatore scientifico, nonché scrittore e youtuber.

infodemia s. f. Circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili.

La prima parte dell’indagine in Infodemic si concentra esattamente su questa circolazione incontrollata di informazioni. L’elemento di innesco non può che essere la pandemia di Covid-19 che ha colpito il mondo nel 2020. Bergamo è il punto di partenza perfetto per analizzare questo controverso fenomeno di cui facciamo inconsciamente le spese ogni giorno. In compagnia di Alessandro Masala, opinionista politico e creatore di Breaking Italy, la coppia di divulgatori si addentra nell’arzigogolato panorama delle fake news, scoprendone l’impatto devastante che possono avere anche a livello storico. L’assurdo scetticismo riguardo le vittime del virus di Bergamo, mostra quanto le persone possano essere facilmente influenzate dalle teorie del complotto che serpeggiano sul web. Un altro caso portato in esame è la famosa teoria secondo la quale l’uomo non sarebbe mai arrivato sulla Luna, per il quale approfondimento viene interpellato l’ormai celebre astronauta italiano Luca Parmitano.

Tale preoccupante  malleabilità mentale delle masse, diviene uno strumento nelle mani dei politici e dei mass media. Il discorso vaccini, intrapreso con la partecipazione della giornalista Roberta Villa , espone tutte le criticità a cui questa incapacità di decifrare le informazioni ha sopposto il genere umano nel corso della sua evoluzione scientifica. Lo sforzo di razionalità è ciò che serve per districarsi nella giungla delle notizie ed individuare il frammento di verità che può aiutarci a capire parte delle situazioni che ci circondano.

A Venezia termina la prima parte del documentario, il cui focus si sposterà nel suo secondo tempo sul tema del riscaldamento globale. I danni ambientali, economici e sociali causati da quello che attualmente è il problema più impellente del nostro pianeta vengono messi sotto la lente di ingrandimento, prima a livello teorico e successivamente con una terapia d’urto visiva che vuole scuotere la coscienza dello spettatore. Barbascura X e Luca Perri decidono di condurre il viaggio di Infodemic, per il suo tetro gran finale, sul Bernina, precisamente ai piedi del ghiacciaio del Morteratsch. Accompagnati da Serena Giacomin, meteorologa e climatologa, ci metteranno difronte alle nostre colpe e a quelle dei nostri padri che portano sulle spalle il peso di aver ignorato le grida d’aiuto di un pianeta morente. Le ferite che la Terra porta su di sé forse sono ormai insanabili, eppure l’uomo egoisticamente ancora non comprende quanto sarà amaro il conto che dovrà saldare con il futuro che verrà.