
Le pietre che parlano
di Daniele Biacchessi – Foto di Edy Giraldo
Teatro antico di Ferento, città fondata da genti etrusche sul colle di tufo di Pianicara, ai piedi dei monti Cimini, nel IV sec. aC.
La storia del Teatro di Ferento cominciò agli inizi del I sec. dC, con la costruzione dell’edificio originario, avvenuta nella parte occidentale della città e nei pressi della via Ferentiensis.
Il teatro fu restaurato durante la seconda metà del II sec. dC, probabilmente in epoca severiana, e di nuovo nei primi decenni del IV sec. dC.
L’opera mostra le caratteristiche tipiche dei teatri romani costruiti a partire dalla fine del II sec. aC e somiglia al teatro di Fiesole (tarda età repubblicana – prima età augustea) al teatro di Volterra (epoca augustea), al teatro di Marcello a Roma e a quello di Merida in Spagna.
L’edificio è orientato in direzione nord-sud e presenta una cavea, in parte scavata nel tufo e in parte sostenuta da una galleria semicircolare e da vani radiali, sormontata da 27 arcate (circa 2.5 metri di diametro) realizzate a tutto sesto e in peperino.
L’accesso all’orchestra (o platea), posta tra gradinate e palcoscenico e destinata nel mondo romano ai posti dei senatori e delle persone di alto rango, era regolato dalle parodoi, corridoi inclinati delimitati da muri edificati nel tipico opus reticolatum degli antichi romani.
Il pavimento dell’orchestra è stato realizzato in peperino e risulta oggi ben conservato.
Davanti all’orchestra, e separato da questa da un fossato (profondo 1,5 metri e largo 5 metri e sormontato da un pavimento di legno), il muro di sostegno del palcoscenico (pulpitum) era occupato da una serie di nicchie intervallate da colonnine ed era forse decorato da bassorilievi di marmo.
Al di la del palcoscenico la scena, attualmente in parte conservata, offriva agli spettatori l’immagine di tre porte incassate (la regia al centro e le Hospitales ai lati) utilizzate dagli attori.
L’accesso agli ambienti di servizio e al foyer del teatro era originariamente regolato dalle undici porte aperte sul postscaenium, sette delle quali si sono conservate fino ad oggi.
Il Teatro di Ferento è un luogo incantevole e unico nel suo genere.